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Brioche alla zucca

Ecco una nuova versione di brioche vegana, arricchita stavolta con polpa di zucca, uvetta e noci. A tema autunno, insomma!

Per questa brioche ho preso spunto da una ricetta di Paoletta a cui ho apportato qualche modifica. Il risultato è una brioche leggera e soffice, l’impasto base risulta poco dolce perché la dose di zucchero è ridotta, ma viene poi arricchita sia dall’uvetta che dalla lucidatura finale con uno sciroppo di acqua e zucchero (opzionale).

Ingredienti

400g farina

125 latte di soia

150 di pure di zucca delica

6 g sale

35g zucchero

38g olio

12g lievito di birra

Una manciata di noci tritate grossolanamente e una di uvetta ammorbidita nell’acqua

Preparazione

1. Cuocere circa metà zucca delica al vapore finché risulta ben morbida (io l’ho cotta per 12 minuti nella Instant Pot). Una volta cotta prelevare 150g di polpa e lasciar raffreddare completamente.

2. Versare nel contenitore nell’impastatrice la bevanda di soia, lo zucchero e la polpa di zucca. Mescolare per qualche secondo con la foglia.

3. Aggiungere il lievito sbriciolato e mescolare per qualche altro secondo.

4. A questo punto versare le farine in un colpo solo e amalgamare impastando alla minima potenza. Quando la farina si è inumidita, alzare la velocità.

5. Quando L’impasto risulta liscio, aggiungere il sale a spolveri, quindi poco alla volta.

6. Iniziare ora ad aggiungere l’olio. È molto importante inserire l’olio a filo e poco alla volta, facendolo cadere dal bordo della ciotola. Aspettare che la quantità versata sia assorbita prima di versarne altro.

7. Continuare ad impastare ribaltando di tanto in tanto l’impasto (circa 3-4 volte). Questo procedimento serve perché le impastatrici casalinghe non lavorano in modo omogeneo tutto l’impasto che è in ciotola e così gli diamo una mano.

8. Lavorare l’impasto fino ad incordatura, deve quindi risultare ben liscio e se prendete un pezzettino di pasta tra le dita e lo tirate, deve fare “il velo” (si estende e assottiglia senza strapparsi).

9. Lasciar riposare in ciotola per 10 minuti, dopodiché stendere l’impasto sul banco di lavoro e allargare con le mani in un rettangolo. Per questo procedimento io uso un tappetino in silicone che non necessita di essere imburrato. Se non lo avete consiglio di ungere leggermente il piano. Disporre sopra al rettangolo di impasto l’uvetta ammollata in acqua tiepida e ben strizzata e le noci sbriciolate. Richiudere con una piega a 3 e arrotondare.

10. Coprire l’impasto e lasciar lievitare 1 ora circa, poi fare le formature. Con le dosi di questo impasto io ho fatto 5 paninetti da 70-75g l’uno circa, mentre con il restante impasto ho formato due sfere da 265g l’una e l’ho cotto in una teglia da plumcake 25×10. Per la formatura delle palline ho seguito questo procedimento. Per realizzare le brioche a forma di zucca ho utilizzato lo spago da cucina. L’ho prima imbevuto di olio, poi l’ho avvolto delicatamente e senza stringere attorno alle palline di impasto, intrecciandolo per quattro volte. In questo modo si otterranno 8 “spicchi”.

11. Lasciar lievitare per un’altra ora (o fino al raddoppio, il tempo può variare in base alle temperature in casa) e poi infornare a 170 C per 20 minuti i paninetti e per 30-35 minuti a 160 C la teglia più grande.

12. Una volta tolti dal forno, tagliare e sfilare lo spago dai panini e spennellarli in superficie con uno sciroppo di acqua e zucchero.

Wool roll bread

Sono passati anni dalla mia ultima apparizione qui e di cose ne sono successe parecchie.

Una, in particolare. Di anni ne ha 2 e mezzo ed è l’amore della mia vita.

Dico la verità, non lo so neanche io perché sto scrivendo questo post. Non era nei miei progetti riprendere in mano il blog, in fondo ero giunta ormai alla conclusione che fosse qualcosa di troppo impegnativo da portare avanti nel modo in cui volevo io e che era meglio dedicarsi ad altro. E poi, sono passati 11 anni da quando ho aperto questo blog e ormai il web é piuttosto saturo di pagine dedicate al food.

Tuttavia, un paio di giorni fa, non so neanche io perché, ho ripreso in mano la macchina fotografica, ho preso il cavalletto dal ripostiglio, riaperto il riflettente, imbastito un set con le poche cose che avevo a portata di mano ed ho iniziato a scattare, e questo mi ha dato un senso di pace e gioia.

E allora questa pace e gioia provo a seguirle, che di questi tempi duri e difficili mi sembrano qualcosa da non lasciarsi sfuggire dalle mani.

Senza pretese, senza promesse, finché lo sentirò.

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Questa ricetta – o per meglio dire “formatura” – sta impazzando sul web in queste settimane. L’ho vista casualmente in giro e appena mi sono trovata con un impasto brioche tra le mani, ho deciso di provarla.

La ricetta della brioche é di Anice e Cannella ed è la sua brioche 1000 like. La seguo da più di 10 anni e se ho imparato un pochino a gestire i lievitati lo devo a lei e al bel gruppo di appasionati che ha creato. Grazie Paoletta!

Per procedimento vi rimando direttamente da lei, é già tutto perfettemente spiegato. L’unica variazione che ho fatto é stata omettere le sospensioni di cioccolato e dunque l’ultimo step con gancio. Ho poi eseguito la formatura caratteristica del wool roll bread, che é davvero molto semplice e potete vederla qui, e farcito con un velo di marmellata di albicocche, che ho usato anche a fine cottura per spennellare.

Et voilà!