Categoria "Lievitati dolci e salati"

Cornetti sfogliati

Cornetti sfogliati

Questa è stata forse la sfida culinaria più difficile da quando è nato I Love Cooking. E’ iniziata in realtà un paio di anni fa, quando provai a fare i cornetti per la prima volta. Era stato un pomeriggio di respiro rubato allo studio, mi ricordo benissimo che uscii subito dopo pranzo per andare a comprare il burro. Era inverno ma c’era un gran bel sole.

Il risultato quel giorno fu un vero disastro. Cosa andò storto? Non so, probabilmente non avevo lavorato bene l’impasto di base e sicuramente la mia sfogliatura era stata pessima. Durante le pieghe il burro era colato da ogni angolo. Essi che avevo fatto riposare l’impasto in frigo tra una piegatura e l’altra. Insomma, fu un vero e proprio flop.

Da quel giorno sono diventati il mio spauracchio, mi sembravano tremendamente difficili, quasi impossibili,  eppure avevo deciso che un giorno o l’altro ci avrei riprovato.

Poi nel mentre sono successe mille cose e quel giorno l’ho rimandato per parecchio, fino a quando non è arrivata lei, la mia nuovissima impastatrice. I cornetti sono stati il pretesto per provarla ed assicurarmi che funzionasse tutto a dovere.

Ma poi mi restava il dubbio…quale ricetta fare? Ne ho trovate milioni tra internet e ricettari e, dopo un’accurata selezione, sono rimasti lui e lei, due maestri. Allora, visto che tra loro non ho saputo proprio scegliere, ho provato entrambe le versioni, contemporaneamente, giusto perché una alla volta non è già troppo impegnativa!

Comincio con la versione di Vittorio (tratta a sua volta dalla ricetta di Montersino), ma presto arriverà anche quella di Paoletta! Lui ha fatto foto passo passo ed anche un fantastico video, quindi vi suggerisco di andare a dare uno sguardo.

I cornetti sono venuti perfetti, una soddisfazione incredibile dopo più di 12 ore di lavoro ed attesa. Io li ho farciti con crema pasticcera e panna montata (ndr. gentilmente offerte dalla mia pasticceria preferita, io ormai avevo dato tutte le mie energie ai cornetti!), ma sono buoni anche semplici!

Riporto dosi e procedimento come date da Vittorio segnando le mie modifiche!

Piccola nota sulla farina: Io non ho trovato una farina abbastanza forte quindi, seguendo il consiglio di Vittorio, ho usato una 00 mischiandola con una parte di manitoba. Inoltre ne ho dovuta aggiungere un po’ di più perché il mio impasto risultava ancora troppo umido (credo perché non ho strizzato abbastanza il lievitino!).

Cornetti sfogliati

Ingredienti
Lievitino
120 g Acqua
75g farina manitoba
175 g farina 00
35 g Lievito di Birra (o 12g di Lievito Disidratato)

Impasto Principale
160 g zucchero (io ho ridotto la dose di 20g)
350 g farina 00 (io ho aggiunto altri 200g ca. farina)
150 g farina manitoba
20 g miele
220 g di uova (circa 4)
75 g burro
150 g latte intero
12 g sale
1 cucc. essenza di vaniglia

(Consiglio di Vittorio: Se la farina che usate risulta troppo debole (non assorbe bene l’acqua o l’impasto e’ troppo molle) tagliate la farina con un 20-30% di farina Manitoba)

Sfogliatura
375g Burro di alta qualità

Preparazione
Preparare il lievitino sciogliendo il lievito nell’acqua tiepida (a 30°C). Aggiungere a poco a poco la farina ed impastare.
L’impasto dovrà risultare abbastanza duro, se la vostra impastatrice fa fatica impastate a mano. Formate una palla e mettete l’impasto in una ciotola piena di acqua calda a 35°C. Quando l’impasto verrà a galla dopo circa 10-15 minuti, il lievitino sarà pronto. Rimuoverlo quindi dall’acqua e strizzarlo.

Mentre il lievitino è nell’acqua, preparare l’impasto di base mischiando farina, zucchero, miele ed aroma di vaniglia e cominciare ad impastare. Aggiungere il latte e le uova una alla volta. Aggiungere poi il lievitino ben strizzato e spezzettato. Aggiungere il sale e continuare ad impastare per 5 minuti. Aggiungere il burro a pezzetti temperatura ambiente e continuare ad impastare per 15-20 minuti fino ad ottenere una pasta molto elastica.
Per verificare che la pasta sia pronta, allungarla leggermente tirando due lembi: dovreste avere una pasta elastica che si allunga senza rompersi.

Dare un paio di pieghe all’impasto e poi stenderlo in un rettangolo. Porre su di un vassoio infarinato e infarinare la superficie della pasta. Coprire con pellicola e mettere in frigo a 5°C per 12 ore.

Preparare il burro per la sfogliatura. Mettere il burro tra due fogli di pellicola e stenderlo con un matterello in un rettangolo largo circa 22 cm. Riporre in frigo. (E’ importante che il burro non si sciolga durante la sfogliatura).
Togliere il burro da frigo 15 minuti prima di cominciare la sfogliatura . Dopo 15 minuti togliere la pasta e stenderla fino ad ottenere un rettangolo largo come il lato più lungo del burro (quindi circa 22 cm).

Porre il burro nel mezzo del rettangolo di pasta. I bordi del panetto di burro devono essere a filo con i bordi della pasta. Avvolgere la pasta intorno al burro piegando il lembo di pasta inferiore e  quello superiore verso il centro. I due lembi di pasta non devono sovrapporsi.

Ruotare la pasta di 90°e assottigliarla picchiettandola con il matterello cercando di ottenere un rettangolo di circa 22×50 cm. In questo modo il burro si distribuirà senza però mischiarsi alla pasta. Con la pasta nel senso della lunghezza, ripiegare prima il lembo superiore verso il centro e poi quello inferiore che sovrapporrete al lembo superiore. In questo modo avrete fatto la prima piega a 3 strati. Cospargere di farina, coprire con la pellicola e mettere in frigo per almeno 30 minuti. Questo passaggio è molto importante e serve per far riposare la pasta e per far raffreddare il burro.

Fare la seconda piega. Togliere la pasta dal frigo, ruotarla in modo da avere il dorso del panetto alla vostra destra e stenderla in un rettangolo di 22×50 cm. Piegare nuovamente in 3 come fatto per la prima piega. Spolverare di farina, coprire con la pellicola e riporre in frigo per 30 minuti.

Fare la terza piega ripetendo il procedimento appena descritto. Mettere in frigo a far riposare 60 minuti.

A questo punto si può iniziare la formatura dei cornetti.
Stendere l’impasto su una spianatoia infarinata in un rettangolo di 38×80 cm e spesso 8 mm.
Tagliare in due l’impasto e dividere in triangoli 10×20 cm (o più grandi se preferite).
Spennellare i triangoli di pasta con un pennello bagnato. di acqua. Allungando leggermente la punta del triangolo, iniziare a piegarlo partendo dalla base. Porre i cornetti ben distanziati su una teglia foderata di carta forno. Far lievitare a temperatura ambiente (20-22°C) per 2-3 ore. Sbattere un tuorlo con un po’ di acqua e spennellare la superficie. Cuocere infine in forno preriscaldato a 180°C per 15-20 minuti a seconda del forno o fino a che risultino ben dorati.

Una volta pronti sfornare e lasciar raffreddare su una griglia. Farcire con una sac a poche con crema pasticcera o panna montata oppure spolverare semplicemente con zucchero a velo.

Se non volete cuocerli subito, potete congelarli. Una volta formati metteteli su un vassoio in congelatore. Quando saranno ormai congelati potete trasferirli in una busta. Per consumarli toglieteli dal freezer la sera prima di mangiarli e lasciateli scongelare e lievitare a temperatura ambiente per tutta la notte. La mattina al vostro risveglio saranno pronti per essere cotti.

Croissant (Cornetti) Sfogliati Fatti in Casa, Viva la Focaccia 

Monkey bread

Monkey bread

Mi piacerebbe avere una bella storia da raccontarvi su questo dolce, potermi dilungare sull’origine del nome, a dir poco singolare, e condire il tutto con qualche aneddoto curioso…e invece no,  sono costretta ad ammettere mio malgrado che ne so davvero poco! Non che non abbia cercato di informarmi, è che pare che nessuno sia riuscito ancora nell’impresa di ricostruire la storia di questo dolce (se non ipotizzare che sia comparso per la prima volta negli anni ’50). Io fino a pochi giorni fa non ne avevo mai sentito parlare, eppure sembra che sia un grande classico della cucina nordamericana e che allieti ogni giorno la colazione di milioni di persone. Non a caso, la ricetta che vi propongo io viene dalla rivista Canadian Living, numero di dicembre 2011.

E’ stata una di quelle ricette che ti colpiscono a prima vista, una di quelle che appena le vedi ti fanno esclamare “wow” e ti fanno pensare che vorresti farla anche tu e vorresti farla subito, e vorresti che venisse proprio così come nella foto e che fosse buona come te la immagini. Non so se sono riuscita nel mio intento, certo è che ho fatto di tutto perchè venisse bene, persino passare quasi 40 minuti con la mano pigiata sulla manovella di accensione dell’infausto forno a gas per tenerlo acceso…ma questa storia ve la racconto la prossima volta…

Torniamo a lui, al Monkey bread, ovvero “pane delle scimmie”. In sostanza si tratta di un pane dolce arricchito di gocce di cioccolata, diviso in panetti che poi vanno passati singolarmente nel burro fuso e in seguito in un mix di zucchero e cacao. I panetti vanno poi posizionati in uno stampo a ciambella uno sopra l’altro. La particolarità sta nel fatto che il pane non va tagliato con il coltello, ma si mangia staccando le palline con le mani.

Nonostante i miei problemini con il forno, l’ho trovato delizioso, soprattutto quando era ancora caldo. Me lo sono gustato appena sfornato, con una tazza di tè fumante, mentre dalla finestra guardavo la fitta neve scendere su Cesena. Il top.

Ingredienti
730g farina
120g zucchero
2 uova
55g burro
75ml di acqua tiepida
200ml latte
1 bustina di lievito di birra disidratato (7g)
un pizzico di sale
100g gocce di cioccolato

per la copertura
80g circa burro fuso
3/4 bicchiere di zucchero semolato
3/4 bicchiere di zucchero di canna
1 cucc.ino di cacao amaro

per la glassa**
2-3 cucc. circa di zucchero a velo vanigliato
1-2 cucc.ini di latte

Procedimento
Scaldare l’acqua sul fornello o nel micronde fino a renderla tiepida. Sciogliervi dentro un cucchiaio di zucchero e versarvi il lievito. Lasciar riposare per 10 minuti fino ad avere un composto schiumoso. Trascorsi i 10 minuti, unire il restante zucchero, il burro fuso, le uova, il sale e il latte. Mischiare per combinare il tutto ed aggiungere metà della farina. Continuare a mescolare ed aggiungere a mano a mano la restante farina. Trasferire l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata e impastare fino ad avere una pasta liscia ed elastica, aggiungendo a mano a mano le gocce di cioccolata. Mettere l’impasto in un ampio contenitore  imburrato. Coprire con un panno e riporre in luogo caldo e riparato per almeno 1 ora e mezza o fino a che l’impasto sia raddoppiato in volume.

Mettere l’impasto lievitato su una spianatoia e appiattirlo con le mani. Ricavare delle palline di pasta della grandezza di una pallina da ping pong (dovreste ottenere dalle 24 alle 30 palline). Fondere il burro e versarlo in una ciotola (per il burro sono andata ad occhio. Ho iniziato sciogliendone circa 40g  e poi a mano a mano che terminava ne scioglievo altro). In un piatto mischiare i due zuccheri e il cacao. Passare le palline prima nel burro e poi nel mix di zucchero in modo che ne siano totalmente ricoperte. Posizionare le palline in una teglia a ciambella con fondo rimovibile sovrapponendole in due strati. Lasciar lievitare in luogo tiepido per circa 40 minuti.

Monkey bread

Infornare la teglia in forno preriscaldato a 180°C e cuocere per circa 40-45 minuti o fino a doratura.

Rimuovere la teglia dal forno e far raffreddare per 10 minuti. Nel frattempo preparare la glassa con lo zucchero a velo e il latte. Le dosi che che ho dato sono ad occhio, l’ideale sarebbe avere una glassa densa in modo da non colare completamente dal dolce e da mantenere un colore bianco brillante, quindi attenzione perchè aggiungendo troppo latte la glassa diventerebbe troppo liquida e semi trasparente.

Una volta decorato il dolce servire immediatamente.

Monkey bread

Con questa ricetta partecipo al contest “Brunch or Breakfast

“Monkey bread”, in Canadian Living, numero di Dicembre 2011.

Danubio

Danubio

Ed eccoci di nuovo qui…di ritorno dalle vacanza vi propongo una ricetta che di recente ho fatto spesso e ha riscosso abbastanza successo! Avevo sentito parlare diverse volte di questa preparazione, ma in nessuno dei ricettari che ho consultato ( e sono stati molti) sono riuscita a trovare la ricetta, quindi mi sono affidata al web. Forse non sono stata brava a cercare, ma mi pare che in sostanza le ricette che girano per la rete siano tre e provengano tutte da qui. Essendoci differenze notevoli tra le tre, decidere quale preparare non è stato facile; una l’ho esclusa perchè c’erano davvero troppe uova, e io cercavo qualcosa di più leggero, tra le altre due sono andata un po’ a caso, scegliendo alla fine quella proposta da pinco pallo (che dice di averla presa a sua volta dal manuale di istruzione del Bimby).

A questa versione però ho apportato delle modifiche sia nella quantità di alcuni ingredienti che nel procedimento. La variazione princiapale è la dose di lievito di birra: io odio i lievitati in cui si sente il sapore del lievito e,  secondo me , 1 cubetto di lievito per ½ kg di farina, come dice la ricetta originale, è proprio troppo, considerando che quando faccio la pizza uso 1 cubetto per 1kg di farina e non ho alcun problema di lievitazione, anzi!

Così, ho dimezzato la dose prevista di lievito e più che dimezzato quella di zucchero. Infatti, la prima volta che ho fatto il danubio ho messo la dose di zucchero indicata, ma poi il sapore non mi aveva soddisfatto, per i miei gusti era troppo dolciastro per essere una “pane” ripieno con ingredienti salati.

Infine, ultima modifica, stavolta nel procedimento: secondo la ricetta di pinco pallo si dovrebbero aggiungere zucchero (prima) e sale (poi) senza farli sciogliere nel latte. Bene, la prima volta ho fatto così…forse sono stata io a non impastare bene, ma alla fine c’erano delle parti più saporite e della parti in cui invece prevaleva il dolciastro dello zucchero. La seconda volta, per evitare l’inconveniente, sono tornata al mio solito metodo: ho scaldato il latte e dentro vi ho sciolto sia lo zucchero che il sale, e con il latte tiepido ho a sua volta sciolto il lievito.

Lo so che ad alcuni di voi sembrerà un’eresia, leggo spesso che il sale andrebbe unito al lievito in seguito altrimenti ne inibisce l’effetto, ma vi assicuro che io ho sempre fatto così, e così hanno sempre fatto mia mamma e mia nonna (grandi cuoche tutte e due!), e mai, e ripeto mai, abbiamo avuto problemi con la lievitazione! Non so se ci sia una spiegazione tecnica a tutto ciò…se ci fosse sarei molto lieta di saperla!

Dunque, dopo questo papiro, ecco la ricetta del danubio rivisitata da me :).

(P.S.: Se volete saperne di più sulle origini del danubio visitate questa pagina.)

Ingredienti per 4 danubio  (teglie medio-piccole)
1kg farina di manitoba o farina 00
500ml latte
100g olio oliva
1 uovo
1 cubetto di lievito di birra
1 cucc. zucchero
1 presa di sale grosso
Burro e farina per la teglia
un tuorlo o un albume o del latte per spennellare il danubio

ripieno
250g prosciutto cotto a cubetti
250g formaggio a piacere a cubetti (Emmenatal, Fontina, Asiago…)

Procedimento
Accendere il forno a 50°C. Disporre la farina in una ciotola, aggiungere l’olio e l’uovo. Far scaldare 100ml di latte in un pentolino e sciogliervi dentro il sale e lo zucchero. Diluire il latte caldo con quello freddo finché non raggiunge una temperatura tiepida e usarlo per sciogliere il lievito. Aggiungere il restante latte se ve ne è avanzato e amalgamare bene. Impastare fino ad ottenere una “palla” liscia ed omogenea. Spegnere il forno e riporre l’impasto, disposto in una ciotola capiente coperta, a lievitare in forno per almeno un’ora e mezza (io quando ho tempo lascio lievitare per due ore, in questo modo la pasta viene più morbida).

A lievitazione raggiunta, togliere la pasta dal forno e “sgonfiarla” rilavorandola brevemente. Ora dividere l’impasto in tante palline – attenzione a non farle troppo grandi, lieviteranno ancora! – e stendere via via ogni pallina con il matterello, ponendo al centro dei cubetti di prosciutto e formaggio. A questo punto, riunire i bordi per chiudere la pasta e dare con la mani la forma arrotondata. E’ importante non non stendere la pasta troppo sottile altrimenti c’è il rischio che si possa rompere o che in cottura possa seccarsi troppo in superficie.

A mano a mano che le preparate, disponete le palline in una teglia imburrata e infarinata, leggermente distanziate tra loro e con la parte “sigillata” rivolta verso il basso. Se usate una teglia rotonda come ho fatto il vi verrà una specie di fiore, con una pallina messa nel centro e tutte le altre intorno.

Dopo aver finito di disporre le palline, lasciare lievitare per un’ora in luogo riparato e coprendo le teglie con un canovaccio. Durante la lievitazione (e poi durante la cottura) si gonfieranno ancora e si attaccheranno l’una all’altra. Nel frattempo accendere il forno a 180°C.

Trascorsi i 60 minuti, spennellare la superficie dei danubio a piacere con tuorlo, albume o latte e infornare per 25-30 minuti.

Credetemi, è più facile di quello che sembra, e il risultato saranno dei panini ripieni morbidissimi, ottimi anche il giorno dopo!

Danubio